Le nuove misure restrittive che i governi europei si accingono ad adottare per far fronte all’emergenza Covid stanno suscitando vivaci proteste anche in Germania. Così come in Italia, il mondo dell’arte e dello spettacolo si accorge improvvisamente che la pandemia miete vittime non solo tra chi contrae il virus, ma anche e soprattutto tra chi viene obbligato per legge alla chiusura dell’attività e viene privato, in tal modo, della propria fonte di reddito e di sostentamento. Un risveglio tardivo che conferma non solo l’ormai ben noto distacco della classe intellettuale rispetto al resto della popolazione, ma anche il monadismo di una società sempre più verticale quanto più si illude di poter risolvere i conflitti per via orizzontale.